È stato presentato domenica 12 maggio al Salone del Libro di Torino 2019 un evento unico nel suo genere, una presentazione che ne racchiude un’altra, ideata dallo scrittore Claudio Secci. Classe 1979, autore di “Occhi lucidi”,sequel di un suo altro grande successo editoriale dal titolo “ A piedi nudi” (Leucotea Editore), ha presentato al pubblico del salone torinese il suo ultimo libro, ma ha altresì raccontato il suo impegno nell’ideazione di una realtà comunitaria di autori, il “CSU, Collettivo Scrittori Uniti”. Un collettivo di scrittori che hanno unito le loro forze (anche in occasione dell’evento torinese), lavorando fianco a fianco, gli uni per gli altri, in un doppio stand che a conti fatti ha venduto come una casa editrice di medie-grandi dimensioni.
Claudio Secci è noto al pubblico per i suoi romanzi di vario genere, più volte finiti fra i più letti e venduti su Amazon: al Salone ha riportato, dopo il grande riscontro dell’anno scorso, la storia di una Gisèle – la protagonista dei suoi romanzi – ormai adulta che acquista consapevolezza ed affronta i problemi dei giovani d’oggi. Un libro da leggere, insieme agli altri ospitati nel corso dell’evento del Lingotto, diversi nell’impostazione e nei contenuti, ma tutti con un minimo comune denominatore che rappresenta il vero punto di forza, ovvero essere parte di una rete creata ed ideata in una logica di condivisione.
Un’occasione che ha permesso di conoscere il libro di Imma Venturo “Saziare la bulimia”, un viaggio autobiografico molto toccante e crudo in un problema che attanaglia i giovani sin dalla più tenera età, un male oscuro dal quale l’autrice è uscita e che racconta senza veli per aiutare gli altri. Quindi i volumi di Franca Turco, una scrittrice per l’infanzia, e di Daniela Borla, artista che ha catturato piccole storie di vita quotidiana e ha scelto di metterle su carta. Per finire con le due frizzanti Ilaria Ferraro e Simona Di Iorio, autrici di un thriller dal sapore di film americano, “Le verità di Numeesville”.
Fare e diffondere cultura è stato ciò che si è respirato sentendo parlare questi autori. Un'idea di gratuità e fraternità rara, in un mondo che spesso si nutre di rivalità.