Dal 6 novembre al 9 febbraio del prossimo anno, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano (via Sant’Andrea 6) ospita una mostra che ripercorre la storia di un decennio irripetibile che ha consacrato il capoluogo lombardo come una delle capitali mondiali della creatività, in grado di assumere il ruolo di guida morale ed economica del Paese.
Spinta dal boom economico, Milano si trovò improvvisamente a vivere un irrefrenabile fermento culturale, caratterizzato da una forza progettuale senza precedenti e dalla voglia di lasciarsi alle spalle in maniera definitiva gli orrori della guerra. La grande stagione della musica a Milano si inaugura con il concerto di Billie Holiday del 1958 allo “Smeraldo” e proseguirà felicemente con tutti i grandi del jazz, da Duke Ellington a Thelonious Monk, fino a Chet Baker e Gerry Mulligan, che a Milano erano di casa. Anche la musica leggera conosce un periodo d’oro con il concerto dei Beatles al “Vigorelli” del 1965 e dei Rolling Stones al “Palalido” di due anni dopo che suggellano il ruolo di Milano come città moderna e pronta ad accogliere i più grandi protagonisti della musica pop e rock d’oltremanica e d’oltreoceano.
Sono anni di grande fervore artistico con l’opera di Lucio Fontana e Piero Manzoni, di pietre miliari del design italiano come Marco Zanuso, Bruno Munari, Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Bob Noorda e di grandi esponenti della fotografia: Roberto Polillo, Carlo Orsi, Uliano Lucas, Gianni Greguoli, Fedele Toscani, Fabrizio Garghetti, Giorgio Lotti, Emilio Frisia, Cesare Colombo, Ernesto Fantozzi, Paolo Monti, Silvestre Loconsolo, Piero Raffaelli. E non manca neanche l’intensa vita notturna dei locali del jazz, con Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci. Ma questi sono solo alcuni dei protagonisti della scena milanese che contribuirono all’incanto di quel decennio, un sogno da cui la città si svegliò bruscamente il 12 dicembre 1969, con l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana.
Curata da Stefano Galli, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici e la Questura di Milano,organizzata da “MilanoinMostra” con il patrocinio della Polizia di Stato e della Regione Lombardia, la rassegna presenta fotografie, manifesti, riviste, arredi, oggetti di design e molto altro ancora, che faranno rivivere l’atmosfera di quell’epoca.
Il percorso espositivo, diviso in sezioni, si apre con le immagini della nuova Milano, il cui volto si modifica grazie a nuove costruzioni come il Pirellone, la Torre Velasca, la Torre dei servizi tecnici comunali, il Centro direzionale, la Torre Galfa ma anche la nascita dei quartieri periferici, Quarto Oggiaro, Olmi, Gallaratese, Gratosoglio, Comasina, quest’ultimo iniziato nel 1953 e ultimato nel 1960, il più importante intervento edilizio in quegli anni in Italia con i suoi 11.000 vani e 83 palazzi.
Fotografie e riviste dell’epoca documentano il boom economico, con la realizzazione delle tangenziali milanesi, del tratto Milano-Piacenza dell’autostrada A1, infrastrutture che portarono una più rapida circolazione delle merci con una maggiore crescita delle aziende; celebri nomi della grafica pubblicitaria furono chiamati a ripensare i brand delle nuove e rinnovate realtà aziendali, a partire dal fondamentale progetto di Franco Albini e Bob Noorda per la Metropolitana Milanese.
Numerosi sono gli oggetti che aiutano a rievocare la grande stagione del design, con maestri del calibro di Bruno Munari, Marco Zanuso, Vico Magistretti, Enzo Mari, Achille Castiglioni, Sambonet, Joe Colombo, Gio Ponti. Si racconta la storia delle aziende milanesi coinvolte in questa clamorosa stagione: Brionvega, Cassina, Zanotta, Kartell, Tecno, Fontana Arte, Artemide, Flos, Arflex e Danese.
Anche il mondo della cultura, delle gallerie d’arte e del cabaret visse un periodo di grande spolvero. E naturalmente la musica, in particolare il jazz, che trovò casa in numerosi club sparsi per la città, come la “Taverna Mexico”, dove si esibirono i migliori esponenti di questo genere. Già alla fine degli anni Cinquanta, Milano divenne un luogo apprezzato dove organizzare concerti memorabili, come quello di Billie Holiday allo Smeraldo nel 1958, poi seguito, qualche anno più tardi, dai Beatles al Vigorelli, i Rolling Stones al Palalido e Jimi Hendrix al Piper, ma fu anche il palcoscenico che vide affermarsi artisti quali Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Patty Pravo.
La fine degli anni ‘60 segnò poi la nascita della contestazione, dalle rivolte studentesche negli atenei, sfociate nelle occupazioni della Statale e della Cattolica, ai picchetti nelle fabbriche e agli scioperi.
Chiude la mostra la sezione dedicata a piazza Fontana e alla fine del sogno, con le fotografie della strage e dei funerali, accompagnate da documenti e alcuni oggetti legati a questo tragico avvenimento alla cui ricerca e selezione, presso gli archivi della Polizia di Stato e non solo, ha collaborato la Questura di Milano.
“Milano Anni ‘60” è il nuovo appuntamento espositivo di un percorso iniziato con Milano tra le due guerre. Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti (2013) e proseguito con Milano, città d’acqua (2015) e Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione (2016), Milano e la mala (2017) e Milano e il Cinema (2018).
INFO PRATICHE
MILANO ANNI ‘60
a cura di Stefano Galli
6 novembre 2019 - 9 febbraio 2020
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, spazi espositivi piano terra, via Sant’Andrea 6, Milano
Orari: martedì-domenica: 10:00-20:00, giovedì 10:00-22:30.
Biglietti: intero € 12, ridotto: € 10 (studenti under 26, over 65, disabili, gruppi adulti e tutte le convenzioni).
Informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. +39 327 8953761
www.civicheraccoltestoriche.mi.it
http://www.milanoinmostra.it/