I complottisti sono sempre al lavoro: si convincono talmente bene che qualsiasi cosa accada sia frutto di un disegno diabolico architettato chissà poi per quale motivo, da finire per crederci davvero.
L’ultima teoria che circola in rete riguarda il “Royal Baby”, Archie, il primo figlio del principe Harry e di sua moglie Meghan. Secondo le voci dei miscredenti di mezzo mondo, il pancione sfoggiato dall’ex attrice americana sarebbe frutto di un trucco cinematografico: Meghan non è mai stata incinta, e a dare un erede alla coppia sarebbe stata una madre surrogata. Ad alimentare le voci c’è quella cortina invalicabile di privacy che la giovane coppia ha preteso di erigere davanti agli occhi del mondo, convinti che la gioia privata sia superiore alla ragion di stato e i protocolli reali. Mancano all’appello, secondo le teorie che gridano al complotto, il luogo di nascita del piccolo, e il benché minimo riferimento a qualsiasi equipe medica che ha seguito la gravidanza, in genere ringraziata a nascita avvenuta. Il riferimento è all’annuncio della nascita esposto fuori dai cancelli di Buckingham Palace, privo delle firme dei medici che certificano il lieto evento, come avviene da secoli per tradizione. Dubbi anche sul travaglio, annunciato secondo qualcuno una decina di ore dopo la nascita, e per finire in bellezza, sembra che in rete circoli una foto scattata di nascosto che mostrerebbe Meghan mentre si sistema la protesi del pancione.