La storica finale di Wimbledon può essere interessante anche sotto il profilo della dieta. Novak Djokovic, il vincitore, di cinque anni più giovane di Roger Federer, lo sconfitto dopo una maratona già leggendaria, è vegano mentre Roger no e ci tiene a sottolienarlo. Vegano è anche Lewis Hamilton e un lungo elenco di atleti ai massimi livelli di ogni sport.
In un servizio dell’AGI, ci viene spiegato in che modo si alimenta un atleta di 37 anni che corre come un ragazzino, dall’aspetto che appare fermo nel tempo: “Fino ai 14 anni, quando non era davvero l'esempio ideale di tennis e di comportamento di oggi, lo svizzero delle meraviglie era “un po' vegano - racconta l'ex capitano di coppa Davis, Marc Rosset - poi ha partecipato a un raduno tecnico federale e ha imparato che la carne e i carboidrati erano lo strumento per sopravvivere ai duri sforzi dello sport agonistico. Così come la varietà di alimentazione. Gli dissi: Ma sei matto?. No, no, caro, mio devi provare più tipi di carne, vedrai che trovi quella che ti piace”. Andammo a mangiar fuori insieme gli feci provare otto assaggini di qualità e specie differenti. E ogni volta che li metteva in bocca e li masticava, gli chiedevo: “Ti piace, è meglio dell'altro, quale preferisci?”. Roger appare contento: “Così ho cominciato a mangiare di tutto, e questo ha reso anche la mia vita migliore, quando mi invitavano a casa di qualcuno”. Roger adora i dolci, in particolare biscotti di cioccolato e gelati: “Soprattutto, potrei nutrirmi solo di gelati. Andrei avanti anche per dieci giorni di fila, davvero, non c'è problema. Sono fortunato, il mio metabolismo mi permette di non stare mai troppo attento. Mi autoregolamento da me, soprattutto in certo periodi particolari, durante i tornei, se sono infortunato o ho un calo di forze. Gli spot pubblicitari con la pasta Barilla mi vengono naturali perché adoro la cucina italiana. Due ore prima delle partite, da vent'anni, mangio sempre un piatto di pasta con sugo leggero. Ma frequento molto anche i ristoranti giapponesi ed indiani. E, in inverno, non mi tiro indietro davanti alla fonduta e al raclette svizzero, altro formaggio fuso”.
La colazione di Federer: waffle fatti in casa con una composta di frutta fresca, cereali, latte magro, succo di frutta e caffè. Il tutto condito con un po' di aceto per prevenire gli infortuni muscolari e per aiutare l'alcalinità del corpo. In allenamento e in partita, snack, barrette energetiche e banane, fonte di carboidrati e potassio. Conclusione: “Sono extra gluten free. Ma nello stesso tempo, cibo e bevande, sono fra le cose belle della vita, e voglio godermele, non cambierò proprio ora”.