In un Paese come l’Italia, dove gli evasori rappresentano una piaga sociale difficile da arginare, suona come paradossale il “Millionaires for Humanity”, un gruppo di multimiliardari che oltre ad essersi riuniti – creando addirittura un sito ufficiale – chiedono di essere tassati più di quanto non lo siano tutt’ora.
È vero, i soldi non fanno la felicità, o forse c’è chi raggiunge un tale livello di denaro in banca da rendersi conto – come loro – che “L’umanità è più importante del nostro denaro: tassateci, tassateci, tassateci”.
I Millionaires for Humanity – 83 “paperoni” americani, tedeschi, olandesi e britannici (curiosamente: nessun italiano) - hanno appena firmato una petizione che sta facendo il giro del mondo in cui chiedono ai governi l’adozione di un “aumento fiscale permanente” sulle loro fortune. Una forma di altruismo che - si augurano i “rich-people” - possa servire a dare più risorse contro i mali odierni, a cominciare dal Covid-19 che sta mettendo a rischio l’umanità intera. Del gruppo fanno parte Abigail Disney, pronipote di Walt, Jerry Greenfeld, fondatore di “Ben & Jerry” e Richard Curtis, sceneggiatore di film di enorme successo come “Quattro matrimoni e un funerale”.
“Non siamo noi a guidare le ambulanze e a prenderci cura dei malati nei reparti di terapia intensiva. Non riforniamo gli scaffali e neanche consegniamo cibo porta a porta. Abbiamo un enorme debito nei confronti delle persone che lavorano in prima linea e soprattutto abbiamo molti soldi, che ora sono disperatamente necessari e continueranno ad esserlo negli anni a venire, mentre il nostro mondo tenta di riprendersi da questa crisi. A differenza di decine di milioni di persone in tutto il mondo, non dobbiamo preoccuparci di perdere il nostro lavoro, le nostre case o la nostra capacità di sostenere le nostre famiglie. Quindi, per favore, fateci pagare le tasse, è la scelta giusta e l’unica opzione possibile”.