Pur di fare cassa e recuperare denaro per salvarsi dalla bancarotta, alla “Qantas”, compagnia di bandiera australiana, non sanno più cosa inventare. L’ultima idea - diventata un successo comunque ammantato di tristezza – è mettere in vendita 1000 carrelli bar con cui un tempo le hostess servivano snack, caramelle, bevande e pasti ai passeggeri durante i voli. Sono i “bar carts” della flotta di 747 finiti in pensione prima del tempo, costretti a terra dalla pandemia che ha distrutto in un amen il turismo in tutto il mondo.
L’operazione è riuscita: in meno di due ore, i mille carrelli riempiti di vino, snack e bevande sono andati esauriti malgrado i 1000 dollari richiesti per i modelli più grossi, e i 685 per quelli piccoli. Ognuno conteneva 160 bottiglie di vino mignon, due bottiglie di champagne, snack vari e kit di cortesia come due coperte di first class e quattro set di pigiami in omaggio per ogni acquisto. “I carrelli hanno servito i nostri clienti durante i viaggi intercontinentali, accumulando una media di circa 2.000 voli ciascuno - ha commentato in un comunicato stampa il manager esecutivo Phil Capps - e visto che a noi non servono più, possono diventare oggetti richiesti da chi ama il collezionismo aeronautico e ha un occhio di riguardo per il design”.
Quantas non è la prima, e non sarà l’ultima: diverse compagnie hanno messo in vendita a prezzi stracciati il loro merchandising - dai pigiami agli snack - per portare un po’ di soldi in cassa. “Thai Airways” e “Cathay Pacific” hanno scelto di vendere i pasti di volo in ristoranti pop-up, mentre la “GNS Foods”, storico fornitore della “United Airlines”, ha messo in vendita a prezzi stracciati migliaia di sacchettini di frutta secca che rischiavano la raccolta differenziata.
L’ultimo volo dei 747 della Qantas risale al luglio di quest’anno: all’epoca, il CEO Alan Joyce ha dichiarato che il velivolo, le cui versioni hanno attraversato i cieli per quasi 50 anni, era “molto avanti rispetto ai suoi tempi”, ma è stato sostituito con modelli più efficienti dal punto di vista dei consumi, tra cui l’Airbus A350 e il 787 Dreamliner.
Il prossimo ottobre, la compagnia australiana ha in programma di vendere all’asta altri memorabilia di 747: l’incasso sarà interamente donato al “Royal Institute of Deaf and Blind Children”.