La pandemia ha spinto le economie mondiali verso un tracrollo epocale, ma la Cina è in controtendenza da mesi. La notizia, destinata a mettere in moto le teorie dei cospirazionisti sulle origini del coronavirus, è stata confermata nel corso della conferenza stampa mensile sull’andamento dell’economia, e racconta che i consumatori cominciano a spendere di più, spingendo le vendite al dettaglio dello scorso agosto fino a 3,36 trilioni di yuan (495 miliardi di dollari), con un aumento dello 0,5% rispetto all'anno precedente. Anche se modesto, il guadagno segna il primo confortante aumento dell’anno.
“Il mercato del lavoro si è stabilizzato e le restrizioni sui viaggi si sono allentate - ha commentato Fu Linghui, portavoce del National Bureau of Statistics - la gente è più disposta ad uscire e a spendere".
Ma la ripresa rende il mercato cinese un’eccezione, visto che la pandemia continua a influire in modo pesante sul resto del mondo. Le principali economie mondiali - Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti - si sono ridotte drasticamente nella prima metà del 2020 e la Cina è l’unico Paese per il quale il Fondo Monetario Internazionale ha previsto una crescita annua dell’1%.
L’economia cinese è riuscita a recuperare la riduzione del 6,8% registrata nel primo trimestre dell’anno, il peggior crollo dal 1993, quando il Paese ha iniziato a pubblicare i dati trimestrali. Al momento, la Cina è riuscita ad evitare la recessione ed è cresciuta nel secondo trimestre del 3,2%, mentre le altre principali economie registravano pesanti contrazioni. Ma i dati iniziali mostravano segni di debolezza in particolare nel commercio al dettaglio, suggerendo che Pechino faceva ancora fatica a convincere la gente ad uscire di casa.
Ma pare che tutto sia cambiato: in agosto le vendite di auto sono aumentate di quasi il 12% rispetto a un anno fa, segno che gli sforzi del governo stanno funzionando, e in crescita sono anche le vendite di immobili residenziali e la produzione industriale.
“La spesa rimane più forte tra le fasce più ricche, come risulta evidente dalla continua e rapida crescita delle vendite di auto e immobili”, hanno commentato gli esperti di “Capital Economics”, anche se i dati dimostrano che la ripresa si sta “allargando”.
Il Paese, tuttavia, deve ancora affrontare parecchie sfide: il tasso di disoccupazione è ancora superiore ai livelli storici, e i dati di Pechino non includono le comunità rurali e le centinaia di milioni di migranti.