Spiega la nota del Consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles : "Il Cda ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault. Fca continua a essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E' tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo. Fca esprime sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, al suo amministratore delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di Fca. Fca continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente". Il consiglio di amministrazione di Renault, co dopo sei ore di discussione, ha preso atto della "contrarietà" dai rappresentanti dello Stato francese e di "rinviare il voto a un consiglio ulteriore". Decisivo l'atteggiamento di Nissan ostile all'operazione, che avrebbe messo a rischio l'alleanza con il gruppo francese. Si potrebbe ipotizzare che sia Nissan che renault, molto avanti con i progetti sull'elettrico, non vogliano condividere con FCA il frutto dei costosi investimenti del passato. E l'Italia del governo gialloverde non aiuta, in questo momento politico, a promuovere alleanze strategiche nell'Europa anti-populista e contro il sovranismo. Ma c'è tempo per le interpretazioni. Il mercato ha reagito punendo i titoli FCA. Un altro segnale.