L’allarme l’hanno lanciato i vicini di casa, quando hanno visto Fadi Fawaz, ex convivente di George Michael, sul tetto della lussuosa villa in cui vive: era l’ultimo atto di una giornata di follia in cui l’uomo aveva tentato di distruggere la residenza ereditata dall’artista. La polizia ha confermato l’arresto per crimine aggravato: “L’uomo è stato tradotto in una stazione di polizia nel nord di Londra”.
Da giorni, i vicini avevano notato l’uomo, 46 anni, ex parrucchiere, in uno stato di “alterazione” sospetto: fumava nei balconi della residenza, di cui aveva distrutto i vetri delle finestre, e un fiume d’acqua era stato visto uscire dalla porta d’ingresso. Fawaz ha tentato una difesa affermando che stava iniziando i lavori di ristrutturazione della lussuosa residenza di Regent’s Park del valore di 5 milioni di sterline, dove vive dal giorno di natale del 2016, quando George Michael è stato trovato senza vita, a 53 anni.
Secondo alcuni testimoni oculari, i danni all’interno della casa sono gravi: “Mai vista una devastazione simile: ogni porta e ogni finestra, più tutto quello che George ha lasciato lì, è completamente distrutto, compresi i servizi igienici e i lavandini. Ci sono gravi danni alle pareti e persino ai soffitti, ma questo non può essere successo in una sola notte, è una devastazione che va avanti da diverso tempo ed è un vero peccato, perché George amava profondamente quella casa che un tempo era bellissima”.
Lo scorso anno è emerso la star non ha lasciato nulla all’ex convivente nel testamento in cui dispone la divisione di un capitale da 96,7 milioni di sterline.
La famiglia di George Michael ha intrapreso una lunga battaglia legale per riprendere possesso della residenza, secondo loro occupata abusivamente da Fadi, ma lui rifiuta di andarsene, giurando che l’unico modo per farlo uscire è “in una bara”.