Sono oltre 100, le stelle della musica britannica che hanno firmato un lettera indirizzata al governo britannico. Fra loro gente del calibro di Ed Sheeran, Liam Gallagher, Elton John, Brian May, Rogers Waters, Roger Daltrey e Sting, solo per citarne alcuni.
Le “brit star” puntano il dito contro l’accordo sulla Brexit raggiunto fra Londra e Bruxelles, che avrebbe trasformato l’Europa in una zona vietata ai musicisti nati dall’altro lato della Manica: nell’accordo, non c’è alcun accenno ai viaggi senza visto che in genere sono concessi per semplificare il lavoro agli artisti, e spiega anche che la fine della libera circolazione e l’adozione di nuove pastoie burocratiche alzano i costi al punto da rendere impossibili le tournée europee, specie per le band emergenti, ma anche a registi e produzione televisive e cinematografiche.
Pubblicata integralmente su “The Times”, la lettera ha alzato la polemica su chi ha la colpa della situazione, si conclude mettendo l’urgenza al governo britannico di trovare una soluzione che si accettata da entrambi le parti, “facendo ciò che aveva promesso di fare, negoziando viaggi senza scartoffie per gli artisti e le loro attrezzature”.