Non è ancora chiaro a tutti, che l’epoca dei furbetti e del “lei non sa chi sono io” non esiste più, spazzata via dal coronavirus, malattia democratica che non guarda in faccia e non risparmia nessuno.
Ma c’è un male che serpeggia ovunque, quella sensazione secondo cui le regole servano, siano giuste e vanno osservate, ma dagli altri: per se stessi vale l’assoluzione. E se in Italia riusciamo a vergognarci per i palermitani accalcati sul tetto di un palazzo nel giorno di Pasqua, intenti a grigliare, ballare e bere birra alla salute del virus, non va meglio da altre parti del mondo. Una curiosa vicenda accaduta in Francia, ad esempio, è venuta fuori in queste ore.
Racconta di un jet privato, roba per gente che può, atterrato all’aeroporto di Marsiglia lo scorso 4 aprile. A bordo 10 persone di diverse nazionalità, croati, tedeschi, francesi, rumeni e ucraini. Per l’esattezza sette uomini fra i 40 ed i 50 anni e due donne decisamente più giovani, sui 25. Un’allegra accolita che alla faccia di ogni divieto era volata nel sud della Francia per godersi qualche giorno di vacanzina pasquale a Cannes.
Va da sé: la Francia sta combattendo una battaglia altrettanto aspra con il contagio, e ha imposto un lockdown decisamente rigido per riuscire ad uscirne quanto prima. L’ingresso degli stranieri è bloccato, a meno che non si tratti di un comprovato motivo urgente ed essenziale, come il trasporto di attrezzature mediche o di personale ospedaliero volontario di rinforzo alle strutture sanitarie nazionali.
Poco prima dell’arrivo del jet, tre elicotteri di una compagnia specializzata negli spostamenti di Vip, provenienti dalla regione del Var, erano atterrati allo stesso aeroporto. Quando l’intera combriccola è sbarcata, con trolley e camicie a fiori, si è trovata la Gendarmerie francese schierata di tutto punto: hanno spiegato che il viaggio era stato organizzato da un cittadino croato che lavora nel settore immobiliare e finanziario. A spese sue aveva affittato l’aereo, tre elicotteri e una grossa villa privata a Cannes. Come se non bastasse, alle autorità francesi ha raccontato di avere “un sacco di soldi” ed era disposto a pagare qualsiasi multa pur di poter raggiungere Cannes.
Ai cittadini stranieri è stato rifiutato l’ingresso in Francia, e in nove sono tornati a Londra, compresi i tre cittadini francesi, mentre un ucraino ha noleggiato un aereo per Berlino.
La polizia ha inflitto una multa anche ai tre piloti degli elicotteri perché viaggiavano senza un valido motivo, ma non ha potuto arrestare nessuno, perché non erano ancora entrati legalmente in territorio francese.