Sarò un discorso dallo sfondo amaro ma comunque solido e pieno di incoraggiamento, com’è tradizione di Angela Merkel, il cancelliere tedesco che si appresta al discorso di fine anno a reti unificate. Le indiscrezioni che circolano sui media raccontano di un inizio sofferto: “È probabilmente l’ultima volta in cui mi rivolgo a voi come cancelliera, e non credo di esagerare se dico che mai negli ultimi 15 anni abbiamo percepito con tale peso l’anno passato, e mai nonostante le preoccupazioni e gli scetticismi abbiamo guardato con tanta speranza verso l’anno nuovo”.
Il riferimento della cancelliera è al termine del suo mandato, il 26 settembre del prossimo anno, e all’intenzione di non ricandidarsi.
“Sarà un inverno ancora difficile, anche se la speranza ha i volti dei primi vaccinati, che ogni giorno diventano sempre di più”. Poi un po’ di sano orgoglio nazionalista: “Il primo vaccino anti-Covid che ha avuto il via libera in Europa è stato sviluppato in Germania - facendo chiaro riferimento alla BioNTech di Magonza, che ha collaborato con l’americana Pfizer – un’azienda tedesca in cui lavorano persone provenienti da 60 Paesi diversi. E questo dimostra meglio che è la collaborazione europea e internazionale, la vera forza della molteplicità, a portare il progresso. Ma sono tempi difficili per tutti, e lo rimarranno ancora per un po’: ognuno deve dare il proprio contributo perché sappiamo esattamente cosa fare per contrastare il virus. Sono grata ogni volta che vedo con quanta disciplina la maggior parte delle persone indossa la mascherina e si impegna a mantenere le distanze. Un numero immenso di persone ha contribuito a far sì che la nostra vita potesse continuare ad andare avanti nonostante la pandemia: nei supermercati, nel trasporto merci, negli autobus e sui treni, nelle stazioni di polizia, nelle scuole e negli asili, nelle chiese e nelle redazioni”.
Poi il finale, in cui la Merkel annuncia l’intenzione di farsi vaccinare, attendendo il proprio turno e lancia una stoccata a negazionisti e no-vax: “Le teorie cospirazioniste non sono solo pericolose, ma anche ciniche e crudeli verso chi ha perduto i propri cari. La lotta alla pandemia è la sfida politica, sociale ed economica del secolo che necessita di un atto di forza di dimensioni storiche. Il mondo in cui viviamo cambia in modo rapidissimo e radicale, pertanto è fondamentale che la Germania sviluppi idee coraggiose per il futuro, con tutta la sua forza e la sua creatività”.