Il leader nordcoreano Kim Jong-Un è arrivato nella città russa di Vladivostok in vista del vertice previsto con Vladimir Putin. La televisione di stato ha mostrato Kim mentre scende dal suo treno privato in una stazione nella città portuale orientale. Kim e Putin si incontreranno giovedì per la prima volta, ma a quanto si apprende da fonti ufficiali non è prevista la firma di alcun accordo e tantomeno una dichiarazione conclusiva congiunta dell’incontro.
Il giovane leader nordcoreano ha lasciato Pyongyang mercoledì all’alba e la Russia in treno, come ha fatto per il vertice con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad Hanoi, in Vietnam. Il viaggio è durato circa nove ore.
Dopo aver attraversato il confine russo, Kim si è fermato alla stazione di Khasan dove è stata omaggiato con fiori, pane e sale - una tradizione russa per l’accoglienza degli ospiti – ha confermato all’agenzia di stampa TASS Natalia Karpova, una portavoce ministeriale. Kim ha affermato di sentirsi “felice di essere sul suolo russo”.
La visita di Kim arriva in un momento di impasse nei negoziati nucleari tra Pyongyang e Washington. L’incontro tra Kim e Trump ad Hanoi si è concluso presto senza un accordo, con le due parti apparentemente molto distanti sui passi verso la denuclearizzazione e le sanzioni internazionali.
Un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha ammesso che gli Stati Uniti sono a conoscenza dei rapporti fra Kim e la Russia: “La comunità internazionale è impegnata neo raggiungimento del medesimo obiettivo: la denuclearizzazione finale e pienamente verificata della Corea del Nord”.
La Casa Bianca ha espresso ottimismo sui buoni rapporti dopo il fallimento del vertice di Hanoi, e anche i nordcoreani sembrano aver adottato una linea meno aggressiva. A parte la richiesta di sostituire il Segretario di Stato americano Mike Pompeo con qualcuno “più attento e preparato”. Lo stesso Kim ha detto che ci potrebbero essere ripercussioni se i colloqui continuano a bloccarsi durante una riunione del parlamento nordcoreano. “ll paese ha bisogno di dare un colpo significativo alle forze ostili e alle sanzioni che possono portare la Corea del Nord in ginocchio”.
Insieme a Kim viaggia Choe Son Hui, uno dei diplomatici più esperti di Pyongyang, fortemente coinvolto nei colloqui con gli Stati Uniti. Gli analisti hanno ipotizzato che l’incontro di Kim con Putin potrebbe essere un modo per il giovane leader nordcoreano di valutare opzioni diplomatiche al di fuori dei colloqui con gli Stati Uniti. La Corea del Nord può sperare in un sostegno russo nel fare pressione su Washington per l’alleggerimento delle sanzioni, che continua ad essere una questione importante nei colloqui tra le due parti. L’amministrazione Trump ha replicato che le sanzioni saranno revocate solo dopo che la Corea del Nord avrà rinunciato al programma nucleare, ma Pyongyang potrebbe anche tentare di ridurre la sua dipendenza economica da Pechino, l’unico partner commerciale significativo del paese.