Il segretario alla salute Matt Hancock è stato chiaro: “Nessuna ipotesi sarà esclusa a priori dai piani del governo per far fronte all’emergenza coronavirus, neanche quella di ‘chiudere’ Londra e altre città, come è stato fatto in Cina. Siamo coscienti che andremmo incontro a numerosi svantaggi economici e sociali, ma non ci sentiamo di escludere nulla perché vogliamo assicurarci di avere tutti gli strumenti necessari nel caso servissero”.
Il piano di emergenza che sarà diffuso nei prossimi giorni, precisa ancora Hancock, anticipando che è stato studiato per arrivare al “peggiore degli scenari possibili” prevedendo il blocco totale di eventi pubblici, chiusura delle scuole, mezzi pubblici limitati e richiamo in servizio dei medici andati in pensione da poco tempo. Al momento, il Regno Unito è in una fase definita di “contenimento”, con 23 casi confermati e il timore che aumenteranno nei prossimi giorni.