Si dice che il sogno di ogni grande attore sia quello di morire in scena, regalando al pubblico anche l’ultimo istante di vita. A Ian Cognito, nome d’arte di Paul barbieri, londinese classe 1958, è successo davvero. Qualche sera fa, sul palco del “The Attic”, un locale affollato di Bicester, nell’Oxfordshire, in Inghilterra, Ian aveva appena finito di pronunciare una battuta che a questo punto suona come profetica di un malessere che lo preoccupava: “Immaginate di avere un ictus e svegliarvi parlando gallese. Pensate se dovesse accadere a me, davanti a tutti voi”. Quindi è sembrato barcollare e il respiro è diventato affannoso: si è seduto su una sedia sul palcoscenico ed è rimasto immobile per qualche minuto, mentre la gente rideva pensando ad una gag particolarmente riuscita.
Dopo almeno cinque minuti di silenzio, intuendo che qualcosa non andasse, Andrew Bird, il direttore del locale, è entrato in scena per capire se si trattava di uno scherzo, ma quando Ian non si è mosso, due infermieri presenti in sala sono saliti sul palco per prestargli le prime cure in attesa dell’ambulanza. Non c’era più nulla da fare: Ian Cognito era morto davvero, per un infarto fulminante.
“Tutti, me compreso, eravamo convinti che stesse scherzando”, ha raccontato il titolare del locale, ricordando che poco prima di entrare in scena, il comico gli aveva confidato di sentirsi poco bene, ma aveva insistito per fare il suo spettacolo e non scontentare la gente che aveva pagato per vederlo.
Paul Barbieri, apprezzato “stand-up comedian” di origini italiane, era un comico che malgrado una certa notorietà non era mai riuscito a fare il grande salto verso la popolarità. Anni fa era finito al centro di un caso di cronaca perché aveva gettato dalla finestra il televisore della sua camera d’albergo: “Volevo protestare, il servizio in camera in ritardo”, aveva commentato.