È un processo che tiene banco, quello che è iniziato di fronte alla Corte della Corona di Plymouth, in Inghilterra. Sul banco degli imputati Holly Strawbridge, 34enne di Salcombe, nel Devon, accusata di spaccio, crudeltà e soprattutto dell’omicidio di suo figlio, il 15enne Tyler Peck.
L’autopsia ha accertato che ad uccidere il giovane, la notte tra il 31 gennaio 1 gennaio di quest’anno, è stata una dose mortale di “Oramorph”, un potente oppioide a base di morfina liquida utilizzato come antidolorifico da una flacone che proprio sua mamma gli aveva passato, perché si divertisse insieme ad un amico e coetaneo. L’autopsia ha accertato anche la presenza di “Valium” e di “Cocodamol”, un altro antidolorifico.
Simon Laws, investigatore della “Crown Prosecution Service”, ha riferito che l’amico quindicenne è stato interrogato dalla polizia giorni dopo la tragedia, ma almeno inizialmente, il ragazzo non ha svelato agli agenti la sequenza di quel che era avvenuto nella cucina di casa. Rilasciato e messo sotto sorveglianza aveva raccontato agli amici l’accaduto. L’avvocato che lo difende - anche se al momento non è stata formulata nessuna accusa nei suoi confronti - ha riferito che il giovane ha visto Tyler “bere lunghe sorsate” dalla bottiglia di Oramorph. Qualche minuto dopo, Tyler gli aveva offerto delle pillole di “Gabapentin”, altro potente farmaco in genere prescritto per combattere l’epilessia, anche queste fornite dalla madre, e di aver bevuto anche lui una sorsata della morfina liquida. Quella sera, ha raccontato messo alle strette dalla polizia, Holly Strawbridge era strana, sicuramente in preda a forti dosi di stupefacenti.
Secondo l’accusa, Tyler era piombato in uno stato di incoscienza e senza che nessuno intervenisse, è passato dal sonno alla morte. La donna si è dichiarata non colpevole, negando anche le ulteriori accuse di crudeltà verso i due ragazzi.
Il processo, iniziato lunedì, si prevede che durerà da cinque a sette giorni, poi per Holly Strawbridge si apriranno le porte della galera. Ma forse quella sarà la condanna più lieve.