Sembra destinata a finire presto la "prigionia" di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks ospite nella sede dell'ambasciata dell'Ecuador di Londra, da dove non può uscire per non essere immeditamente arrestato dalla polizia inglese e dove non può più collegarsi ad internet, nè ricevere amici e soci.
Al fianco gli è restato solo il suo gatto (nella foto) ma ora è costretto a pagare anche le spese di cibo e pulizie. Il Dipartimento di Giustizia Usa si sta preparando a perseguire legalmente il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ed è ottimista sulla possibilità di riuscire a trascinarlo in un tribunale statunitense. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali gli Stati Uniti stanno valutando diversi tipi di accuse contro Assange, e fra queste potrebbe esserci lo spionaggio.