Brutta sorpresa per i turisti inglesi: le incertezze della Brexit si stanno trasformando nei primi incubi reali. Attualmente, negli aeroporti londinesi di Heathrow e Gatwick, una sterlina inglese viene cambiata con 85 centesimi di euro. È l’amara sorpresa della classe media anglosassone, che proprio in queste settimane è in partenza per le destinazioni mediterranee di Spagna, Italia e Grecia, le più amate mete vacanziere dei sudditi di Sua Maestà.
Sono i primi effetti, ricorda qualcuno, della scellerata scelta di dare retta ai partiti euroscettici nel referendum del 2016, le cui sorti sono passate da qualche giorno nelle mani di Boris Johnson, alle prese con una missione disperata che rischia di affossarlo ancor di più di quanto sia già successo all’ex premier Theresa May.
Uno degli effetti più tangibili è proprio sulle vacanze nel resto d’Europa, che secondo alcuni calcoli costano fino al 15% in più rispetto a prima, a causa del deprezzamento della sterlina. Un effetto che era stato molto marcato all’indomani della Brexit, ma salutato da alcuni economisti come salutare per l’economia britannica. Oggi, rimarca il “Financial Times”, lo sperato aumento delle esportazioni si è afflosciato e in compenso i prezzi dei beni importati sono decisamente più alti di prima. In tanti, da più parti, ammoniscono Boris Johnson, deciso a puntare per un’uscita dalla UE ad ogni costo: andarsene con un “no deal” sarebbe devastante.