Westminster lancia da oggi “UK’s new start: let’s get going” (Il nuovo inizio del Regno Unito: andiamo avanti), una massiccia campagna di informazione che avverte i cittadini britannici su come cambieranno le abitudini legate alle vacanze nel resto dell’Europa, l’unione da cui il Paese uscirà definitivamente il prossimo 1° gennaio.
Lanciata con uno stanziamento di 93 milioni di sterline attraverso spot televisivi, radiofonici e online, la campagna raccomanda di stipulare un’assicurazione di viaggio, l’obbligo del passaporto in regola ed elenca le nuove norme sul trasporto di animali domestici all’estero.
L’intenzione del governo è di responsabilizzare i cittadini e prepararli alla fine del periodo di transizione, quando il Regno Unito lascerà il mercato unico e l’unione doganale. Gli annunci saranno accompagnati dallo slogan “Check, Change, Go” (Controlla, cambia, vai) e indirizzerà verso un sito creato dal Governo per mostrare quali passi intraprendere e come fare.
Ai cittadini del Regno Unito che intendono recarsi in Europa a partire dal 1° gennaio 2021 potrà essere richiesto il passaporto in corso di validità per i sei mesi successivi. Stessa accortezza da usare per gli animali da compagnia, per cui sarà necessario un passaporto sanitario: cani e gatti saranno obbligati ad prelievo di sangue attendendo l’approvazione delle autorità sanitarie europee prima di attraversare le frontiere. L’iter può richiedere fino a quattro mesi e i proprietari di animali sono invitati a contattare il veterinario con largo anticipo rispetto al viaggio.
Ai turisti inglesi è inoltre consigliato di stipulare un’assicurazione di viaggio completa, poiché dal 31 dicembre prossimo la tessera EHIC non sarà più valida per l’assistenza sanitaria in Europa. Per finire, si consiglia vivamente di controllare le tariffe roaming con le proprie compagnie telefoniche.
Il Ministro del Gabinetto Michael Gove ha dichiarato: “Alla fine di quest’anno lasceremo il mercato unico e l’unione doganale, indipendentemente dal tipo di accordo che raggiungeremo con la UE. Questo porterà dei cambiamenti e delle opportunità significative per le quali tutti noi dobbiamo prepararci. Anche se abbiamo già fatto grandi progressi nell’essere pronti a questo momento, ci sono azioni che le imprese e i cittadini devono tenere a mente fin d’ora per garantire l’inizio di un nuovo Regno Unito, completamente indipendente”.
Molto critico il leader dei liberaldemocratici, Sir Ed Davey: “Le imprese di tutto il Regno Unito hanno lottato per sopravvivere finanziariamente a causa della crisi del coronavirus. Il fatto che il governo stia ora cercando di costringerle a prepararsi per la fine del periodo di transizione non farà che peggiorare ulteriormente la situazione. È giunto il momento che il governo cerchi il più stretto rapporto possibile con l’Unione Europea non solo per ridurre al minimo i danni al Regno Unito, ma anche per consentire di rimettere in piedi il Paese dopo la disastrosa pandemia”.
Durante il periodo di transizione, il Regno Unito è ancora legato all’unione doganale e al mercato unico della UE. Se non venisse raggiunto alcun accordo, dal prossimo 1° gennaio la Gran Bretagna e la UE non saranno in grado di avere rapporti commerciali secondo quanto previsto dall’Organizzazione Mondiale del Commercio. L’inizio di un nuovo ciclo di trattative fra Londra e Bruxelles è previsto per questa settimana.