Il Consiglio di Amministrazione di “Telt” (Tunnel Euralpin Lyon-Turin), si è riunito a Parigi, alla presenza di Iveta Radicova, la coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, del capo della “DG MOVE, Jean-Louis Colson, e di Alberto Cirio, neo-eletto Presidente della Regione Piemonte.
Ad aprire i lavori le parole della coordinatrice, che ha ribadito l’impegno europeo per il completamento del tunnel di base della Torino-Lione e delle vie di accesso nazionali. L’UE, come già annunciato, porterà al 50% i finanziamenti per i progetti transfrontalieri TEN-T, diventando un’opportunità in più anche per la Torino-Lione. Ci sarà inoltre la possibilità di usufruire di un 5% in più, in quanto il progetto della nuova linea è gestito da un promotore pubblico binazionale.
La coordinatrice ha invitato sia l’Italia che la Francia a portare avanti il progetto secondo gli accordi già stipulati, con l’obiettivo di dare un contributo a superare le sfide ambientali comuni. Il Presidente Cirio ha ribadito il sostegno della Regione per il completamento dei lavori secondo il progetto complessivo già approvato.
Nel corso della riunione, conformemente con il programma del “Grant Agreement” condiviso dagli Stati con l’Inea, il Consiglio ha deliberato l’autorizzazione all’avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori del tunnel di base della Torino-Lione, lato Italia, per un importo stimato complessivo di circa un miliardo di euro.
“L’avis de marchés”, diviso in due lotti, uno per i lavori di costruzione e uno per la valorizzazione dei materiali di scavo, sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Europea con la facoltà di interrompere senza obblighi e oneri la procedura di gara in ogni sua fase, come previsto dal Codice degli Appalti Pubblici francese.
L’avvio della procedura per il lotto italiano segna il completamento del percorso degli affidamenti dei lavori per la realizzazione dei 57,5 km del tunnel di base. Telt conferma l’impegno a verificare le volontà dei due Governi al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all’invio dei capitolati di gara alle imprese.
Al momento, risulta scavato il 18% dei 164 km di galleriepreviste, una macchina complessa composta da due tunnel paralleli, 4 discenderie e 204 by-pass di sicurezza, con 68 km di sondaggigeognostici e carotaggi eseguiti in Italia e in Francia. Oltre 450 persone sono impegnate nello scavo i primi 9 km del tunnel di base nel cantiere di Saint-Martin-La-Porte, dove passeranno i treni. Sono anche partiti il cantiere della stazione temporanea di Saint-Jean-de-Maurienne, in vista della connessione delle linee ferroviarie esistenti al nuovo tunnel di base, i lavori per la "tranchée couverte", la galleria artificiale di accesso al tunnel di base.
L’hub di scambio multimodale transitorio entrerà in servizio alla fine del 2021: in seguito, la struttura diventerà la nuova stazione internazionale.
In Francia sono state ultimate le “discenderie”: Villarodin-Bourget/Modane (4.000 m, completati nel 2007), La Praz (2.480 m, completati nel 2009) e Saint-Martin-la-Porte (1.800 m completati nel 2016 e 2.400 m completati nel 2010). In Italia è stata completata la galleria geognostica di Chiomonte (7.020 m): lo stesso sito della Maddalena sarà il maggiore cantiere italianoper la realizzazione del tunnel di base, in virtù del progetto di Variante dei cantieri (approvato nel 2018), che prevede la realizzazione dei lavori principali dell’opera a partire da Chiomonte, anziché da Susa.
È state anche lanciata la procedura per l’affidamento dei restanti lavori per il tunnel di base sul lato francese: il procedimento avanzerà in autunno con l’invio dei capitolati, previo accordo dei due governi.
Fino ad oggi, sono stati impegnati per l’opera circa 2,5 miliardi di euro, di cui 1,2 già spesi per studi e progetti (finanziati al 50% dall’Unione Europea, il 25% dall’Italia e il 25% dalla Francia) e sono attualmente attivi contratti per circa 1,3 miliardi di euro. In totale, al momento coinvolte nella realizzazione dell’infrastruttura oltre 1000 personetra cantieri e società di ingegneria. Nel picco delle attività, saranno 4.000 i lavoratori diretti e altrettanti quelli generati nell’indotto.