Le aziende private che gestiscono i dati personali di milioni di persone costrette a pagare tasse "estorsive" per richiedere lo status del Regno Unito. Gli avvocati che si occupano di immigrazione avvertono le persone che hanno diritto allo status in UK dopo che il sistema dei visti è stato affidato in outsourcing alla società francese "Sopra Steria". L'Home Office è stato accusato di porre "un'enfasi malsana" sulla "vendita di servizi aggiuntivi di immigrazione ai propri clienti”. Le aziende private hanno già incassato milioni di sterline attraverso il sistema di visti recentemente esternalizzato dal Ministero degli Interni, con costi elevati e costretti anche a percorrere lunghe distanze per avere i documenti. Tra le persone colpite anche coloro che chiedono di ottenere lo status UE prima della Brexit, nonostante il governo abbia dichiarato che la domanda è gratuita.
Mentre in precedenza i richiedenti il visto potevano recarsi all'ufficio postale locale per caricare documenti e fornire dati biometrici come le impronte digitali, ora devono rivolgersi a uno dei soli sei "centri principali" in tutto il paese che offrono un servizio gratuito, o ad altri 51 che applicano una tassa a partire da 60 sterline. Steria offre anche un "servizio premium" attraverso una società partner chiamata BLS, dove gli appuntamenti partono da 200 sterline. Il servizio ha reso più di 2 milioni di sterline tra gennaio e aprile 2019, secondo i dati ottenuti attraverso una richiesta di libertà di informazione (FOI).
Gli avvocati hanno dichiarato che i candidati non sono stati in grado di prenotare appuntamenti gratuiti a causa della mancanza di disponibilità sul sito web di Sopra Steria, con trasferimenti per centinaia di miglia o a pagare tasse elevate per presentare la propria candidatura in tempo.
Altri candidati sono stati accolti con un "labirinto di disinformazione e indicazioni sbagliate" durante la compilazione dei nuovi moduli di domanda online forniti dallo studio, che, secondo gli avvocati, hanno portato le persone ad abbandonare il processo o a presentare domande inesatte, portando potenzialmente a rifiuti erronei.
L’Indipendent ha anche appreso che i familiari di cittadini UE devono passare attraverso il sistema privatizzato per ottenere le carte di residenza biometriche per poter richiedere il sistema di regolamento UE, nonostante il governo si sia impegnato a garantire che la richiesta di regolamento del loro status post-Brexit fosse gratuita.
La presidente della Law Society Christina Blacklaws ha espresso il timore che il sistema "incoerente" e "al di sotto degli standard" possa portare a decisioni illegali o scorrette per i richiedenti, o ad escludere le persone dal sistema a causa di "prezzi gonfiati e servizi inaccessibili". Ha infine precisato che ai richiedenti particolarmente vulnerabili sono stati offerti "servizi supplementari inutili, spesso molto costosi".