L’attesa era di quelle frenetiche, addirittura con una line-up che di settimana in settimana diventava sempre più ghiotta e degna della leggenda. Ma la doccia fredda è arrivata proprio in queste ore: “Woodstock 50”, il concerto celebrativo per il mezzo secolo dal festival musicale più iconico di sempre, è stato annullato.
Una decisione clamorosa, comunicata con poche parole dalla “Dentsu Aegis Network”, il pool di aziende finanziatrici: “Non pensiamo che la produzione sia in grado di garantire al tempo stesso la salute e la sicurezza degli artisti, dei partner e dei partecipanti”. Immediata la reazione di Michael Lang, imprenditore e produttore che fu tra gli ideatori del celebre festival del 1968, che aveva programmato tra il 16 ed il 18 agosto a Watkins Glen, nello Stato di New York, l’evento più atteso dell’anno e del decennio. Ad aderire erano stati i più bei nomi della musica attuale, mescolati con vecchie glorie (o quel che ne resta), che nel 1968 avevano suonato davvero: dall’ex Led Zeppelin Robert Plant all’ex Creedence Clearwater Revival John Fogerty, Carlos Santana, David Crosby, Canned Heat e gli Hot Tuna. Accanto a loro Jay-Z, The Killers, Change the Rapper e Miley Cyrus.
A dire il vero, ricordano i media specializzati in queste ore, da tempo circolavano strane voci sul possibile annullamento di “Woodstock 50”, alimentate dal ritardo nella prevendita dei biglietti e dal ritardo dei permessi del dipartimento della salute dello Stato di New York per l’occupazione dell’area. Voci che Lang aveva sempre rispedito al mittente bollandoli come “rumors” senza fondamento. Ancora una volta, lo storico organizzatore si dice fiducioso: “Non c’è ancora una vera cancellazione: la notizia è falsa, il concerto si terrà”.