Un proverbio irlandese recita: “Vendete la mucca, comprate la pecora ma non privatevi mai del vostro cavallo”. Devono essere perfettamente d’accordo i 160 mila visitatori che - se le previsioni saranno rispettate – affollano dal 7 al 10 novembre i padiglioni di “Verona Fiere”, per la 121esima edizione di “FieraCavalli”, la più grande, colorata, affollata e amata kermesse equina d’Italia e non solo. Ogni anno, dal 1898 ad oggi, le edizioni si meritano ogni volta l’appellativo di “monster”: questa volta i numeri parlano di 2.400 cavalli di oltre 60 razze, 750 aziende da 25 paesi, buyer e appassionati in arrivo da 18 nazioni, 35 associazioni di allevatori e più di 200 fra gare, eventi, spettacoli e convegni ospitati fra i 12 padiglioni e i 300mila metri quadri di spazi all’aperto. Messo tutto insieme, è la dimostrazione lampante di quanto seguito si è creato intorno al mondo equestre, e anche della vivacità di un business che muove euro a milioni e dà lavoro, cosa di questi tempi da non sottovalutare. Per essere ancora più precisi, il cavallo è una passione che ormai coinvolge un italiano su 4 e il 30% delle famiglie italiane, con 3,2 di praticanti e l’8% della popolazione che nell’ultimo anno è montato a cavallo almeno una volta.
Fra le novità di quest’anno “FieraCavalli Academy”, definizione che raccoglie un nuovo approccio etico al mondo del cavallo e una cultura rispettosa del benessere degli animali e dell’ambiente. L’evento più atteso resta la prestigiosa “Longines FEI Jumping World Cup TM”, l’unica tappa italiana della coppa del mondo di salto ad ostacoli: 11 campi di gara per 16.700 mq, con quattro aree esterne coperte e tre campi prova con tribune per poter accogliere 10mila persone. A corredo il tradizionale appuntamento del “Gala d’Oro”, lo show di arte equestre che come ogni anno ospita i migliori artisti internazionali.
Il resto è colore, odore di carne grigliata, musica country e gente vestita come se Verona la seconda città del Veneto fosse El Paso o Dallas: stetson in testa, stivali in pelle e occhiali a specchio.