Di Germana Zuffanti
La nuova edizione del “Barolo Fashion Show”, Festival Internazionale della Moda, è diventata realtà lo scorso 8 maggio nelle sale del “Golden Palace Hotel” di Torino, alla presenza di Nadia Conticelli, consigliera regionale del Piemonte e di autorità e rappresentanti di settori come moda, design, fotografia, formazione professionale e commercio internazionale. La quarta edizione dell’evento che tra il 31 maggio ed il 2 giugno trasforma in un palcoscenico glamour la zona delle Langhe, Roero e Monferrato, le colline piemontesi ritenute patrimonio dell’Unesco, si articola su tre location di sicuro impatto come il magnifico borgo di Barolo, lo storico Castello Falletti, sede del prestigioso “Wi-Mu - Museo del Vino”, che resterà aperto per tutta la durata del Festival, e la Piazza Marchesi Falletti antistante il Castello. Alberto Castellaro, responsabile dell’ufficio stampa, racconta l’evento in dettaglio.Di che manifestazione si tratta?
Questo evento è di rilievo non solo per i protagonisti diretti, ma anche per le collaborazioni, tra cui CNA Federmoda, il Torino Outlet Village e la Cosenza Fashion Week. L’appuntamento sarà caratterizzato da workshop, convegni, dibattiti, approfondimenti e spettacoli che culmineranno nelle sfilate di alta moda previste per le serate di sabato 1 e domenica 2 giugno prossimi. Parteciperanno stilisti affermati, il tutto con un taglio “glocal” grazie alla presenza di professionisti italiani e stranieri. Vi sarà poi un contest, un concorso per stilisti e designers emergenti, i nuovi interpreti del Made in Italy. Certo, il Barolo Fashion Show ha uno sguardo al territorio ma anche oltre il confine, poiché avvicina le esperienze di questi giovani designers ad opportunità di livello internazionale: vale il rapporto con l’ANGI (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese) ed il “fashion district” della città cinese di Wenzhou, capitale produttiva della moda. Oltre ai recenti accordi con altri partner internazionali provenienti dalla Russia, con Qualitaly, dal Medio Oriente a cura di Rafahuna Development, fino ad arrivare ad Amami, brand australiano che commercializza moda italiana.
Il Barolo Fashion Show ospita anche iniziative di rilievo culturale e sociale?
Si, ricordo con piacere due eventi importanti a calendario. Il primo è l’inaugurazione mostra d’arte di Diego Testolin a cura di Legal@rte, un’associazione nata dalla volontà di un gruppo di donne appartenenti alla Polizia di Stato con lo scopo di promuovere la legalità attraverso gli strumenti che la cultura mette a disposizione e che affonda le sue radici nell’esperienza del suo presidente Roberta di Chiara quale raffinata curatrice degli eventi socio-culturali della disciolta associazione Arte indivisa. Il secondo è la presentazione del Progetto Speciale “Cicatrici – i Segni della Vita”, ideato dalla Direttrice Artistica del Barolo Fashion Show, Marina Garau, che porterà in passerella al fianco di ogni stilista, nel corso della sfilata del 1 giugno, la testimonianza di una persona coraggiosa che racconterà una sua sofferenza, un segno importante della sua vita. Uno storytelling che vuole mettere le cicatrici (tangibili o invisibili) della persona al centro della passerella. Il Barolo Fashion Show vuole dunque far riflettere il pubblico, passando dalle provocazioni della passata edizione, con una modella sostituita da un drone per esaltare l’importanza del ruolo insostituibile degli esseri umani nella moda, alla riflessione introspettiva dell’edizione odierna.
Chi saranno gli ospiti del Festival?
L'evento avrà molti ospiti davvero interessanti: dal Fashion Designer Pierluigi Fucci, con esperienze internazionali con i grandi brand della moda (Cavalli, Krizia, Ferragamo, Ferré, Pierre Cardin e consulenze per Pollini, Fusco, Rena Lange, Joop e La Perla, solo per citarne alcune) che ha accolto con entusiasmo la proposta di organizzare momenti formativi per i giovani stilisti, a Francesca Interlenghi, eclettica esperta di storia della moda e blogger, docente IAD, fino ai tanti interpreti del lifestyle made in Italy. Non mancheranno ovviamente set fotografici professionali dislocati nelle migliori ambientazioni e location presenti a Barolo e tante degustazioni di vini di pregio. La torre merlata del Castello Falletti di Barolo ospiterà infatti numerosi produttori, tra cui l’associazione “Le Donne nel vino”.