Il mondo della moda è liquido, veloce, mutevole: si adatta alle diversità della società molto meglio di quanto faccia la gente comune. E se il resto del pianeta ancora discute di inclusione, fra campagne sociali e cronache di violenze, l’universo del fashion si è già schierato con forza verso il “genderless”, portandosi avanti anni luce.
Theodora Quinlivan è la prova tangibile: 25 anni, americana di Boston, transgender. D, da poche ore è stata scelta come testimonial beauty di “Chanel”, una delle maison più importanti e influenti che ci siano. Teddy, come la chiamano gli amici, non riesce a nascondere la sua felicità, perché Chanel è un riconoscimento alla battaglia di una ragazza nata per sbaglio in un corpo che non sentiva suo fin dall’inizio. Capirlo e soprattutto spiegarlo agli altri non è stato facile: a scuola finisce vittima di episodi di bullismo e a casa subisce le botte del padre e le offese della madre. Non va meglio quando entra nel mondo del lavoro, dove molestie e insulti assumono modi sempre nuovi e più sottili per ferirla. Ma Teddy ha sempre tirato dritto, sapendo di non avere alcuna colpa, e si gode un momento che non ha soltanto il valore di un riscatto personale, ma rappresenta anche un grande traguardo per tutte le persone che un concetto medievale definisce “diverse”.
Non è la prima, non sarà l’ultima: Lea T, pseudonimo di Leandra Medeiros Cerezo, figlia del calciatore Toninho Cerezo, nel gennaio del 2011 è entrata nell’elenco delle 50 top model più richieste e pagate del mondo. E ancora Indya Moore, chica del Bronx, metà portoricana e metà caraibica, prima transgender a posare sulla copertina di “Elle” e volto per “Louis Vuitton” che sarà nel cast del prossimo “Calendario Pirelli”. Hunter Shafer, 20enne modella americana transgender: la figlia di un pastore protestante del North Carolina diventata volto per “Miu Miu”, “Dior”, “Helmut Lang”, “Tommy Hilfiger”, “Marc Jacobs” e altri ancora. Per poi arrivare a Valentina Sampaio, un altro caso eclatante di queste settimane: 23 anni, brasiliana di Fortaleza, diventata un angelo di “Victoria’s Secrets”, prima transgender ad essere ammessa nell’olimpo delle donne più belle del pianeta e prima anche a finire sulla copertina di “Vogue Paris”.