Fa rumore e alza le preoccupazioni, l’ennesima vittima eccellente della pandemia che sta cambiando le sorti del mondo. “Pizza Hut”, colosso della ristorazione con sede a Dallas e diffuso con 13mila locali in 110 paesi al mondo, avrebbe presentato richiesta formale di accesso al “Chapter 11”, la legge americana per i fallimenti dopo aver preso atto dell’impossibilità di rientrare dell’abnorme “buco” di un miliardo di dollari accumulato negli anni e reso ancora più devastante dai mesi dell’emergenza sanitaria.
La richiesta di fallimento concordato presentata dalla “NPC International” – che controlla il marchio e la catena “Wendy” – arriva dopo aver raggiunto un accordo parziale con i creditori e scongiura per il momento la chiusura totale dei fast-food, ma impone l’amministrazione controllata del colosso fondato nel 1958 nel Kansas dai fratelli Dan e Frank Carney. La soluzione di emergenza prevede comunque una pesante ristrutturazione aziendale con la chiusura forzata di diversi locali di proprietà e in franchising.