Erano passati appena sei mesi dal devastante attacco alle Torri Gemelle di New York, quando il mondo intero trema ancora una volta per la paura: alle 17:45 del il 18 aprile 2002, un aereo schianta contro i piani alti del Grattacielo Pirelli di Milano, sede della Regione Lombardia e uno dei simboli della città. La notizia fa il giro del mondo in pochi istanti, ma bastano una manciata minuti per capire che il terrorismo jihadista questa volta non c’entra: si trattava di un Rockwell Commander 112TC, un piccolo aereo da turismo con a bordo l’italo-svizzero Luigi Marco Fasulo, decollato un’ora prima dall’aeroporto di Locarno-Magadino e diretto a Milano-Linate. Nell’incidente, che secondo le conclusioni dell’inchiesta è stato cuasato dall’imperizia del pilota, perdono la vita anche Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito, due dipendenti regionali, a cui vanno aggiunti oltre 60 feriti.