Mancavano pochi minuti alla fine delle qualifiche del Gran Premio del Belgio, sul circuito di Zolder. Ottavo in griglia di partenza, Gilles Villeneuve affronta la chicane e la discesa che porta alla “Terlamenbocht”, trovandosi all’improvviso di fronte alla “March” di Jochen Mass: la ruota anteriore sinistra della sua Ferrari colpisce quella posteriore destra della monoposto di Mass. A 227 km/h, Villeneuve vola per 25 metri avvitandosi due volte, e viene sbalzato fuori dall’abitacolo volando per altri 50 metri: quando tocca il suolo, sbatte violentemente il collo contro un palo della rete metallica. Le sue scarpe saranno ritrovate a 200 metri di distanza, il volante a 180, il caso a 100 metri. Villeneuve viene stabilizzato e trasportato alla clinica universitaria St. Raphael di Lovanio. È vivo, anche se attaccato alle macchine: i medici spiegano che non si salverà, e se mai lo facesse, resterebbe in uno stato vegetativo per il resto dei suoi giorni. Alle 21:12, la moglie Joanna autorizza i medici a staccare le macchine. Era l’8 maggio del 1982: Gilles Villeneuve aveva 32 anni, due figli e una fama conquistata per uno stile di guida combattiva e spettacolare.