Se nel libro del suo destino non ci fosse stato il 1° gennaio del 1997, Ivan Graziani oggi compirebbe 73 anni. Era nato a Teramo e cresciuto masticando pane e musica: inizia con un gruppo, prosegue da solista fino all’incontro con Lucio Battisti, che crede in lui tanto da voler produrre il suo primo album. Nel 1977 il grande pubblico si innamora della voce del “cantautore con gli occhiali rossi”, esaltata dalla struggente “Lugano addio”, seguita l’anno successivo da “Pigro” e “Monna Lisa”, veri affreschi musicali, cantati e arrangiati in uno stile personalissimo. Se ne va per un tumore che non gli lascia scampo, ma forse gli risparmia almeno il penoso compito di guadare la sua stella che si appanna, mentre la popolarità inizia a calare e i dischi vendono sempre meno. Oggi, malgrado gli omaggi postumi, Ivan Graziani è probabilmente uno degli artisti italiani più dimenticati di sempre.