Il 27 settembre di 21 anni fa, Larry Page e Sergey Brin, due ventenni tanto svegli quanto squattrinati, il primo del Michigan e il secondo di origini russe, cambiano per sempre il mondo. La loro creatura, il motore di ricerca “Google”, nato come progetto di dottorato all’università di Stanford e iniziato in un garage preso in affitto, diventerà nel giro di pochi anni un colosso planetario che oggi vanta 1,17 miliardi di utenti e accontenta due trilioni di ricerche ogni anno. Un impero controllato dalla storica sede di Menlo Park, in California, con 90mila dipendenti dislocati nei 100 uffici di 54 paesi, e una capitalizzazione pari a 740 miliardi di dollari.