Il 17 giugno del 1994, dopo un improbabile tentativo di fuga a bordo di una Ford Bronco, tallonato dalle pattuglie della polizia, filmato dagli elicotteri di media e seguito in diretta da 75 milioni di persone, ai polsi di O.J. Simpson, ex stella dei “San Francisco 49ers”, attore e personaggio ben noto al pubblico di tutto il mondo, scattano le manette. È accusato dell’omicidio della sua ex moglie, Nicole Brown, uccisa tre giorni prima sul vialetto della sua abitazione, all’875 di South Bundy Drive, insieme all’amico Ronald Lyle Goldman: i medici legali accerteranno sul corpo della donna 12 coltellate e la testa quasi mozzata, mentre il giovane presentava più di 20 ferite d’arma da taglio, inferte con particolare violenza. È l’inizio di uno dei casi di cronaca nera più mediatici di sempre: assolto l’anno successivo al termine di un processo assai controverso, nel 2007 Simpson sarà nuovamente arrestato per furto con scasso e sequestro di persona per aver fatto irruzione insieme a quattro amici nella stanza di un hotel di Las Vegas. Il 5 dicembre 2008 viene condannato a 33 anni di carcere: è uscito di prigione di 1° ottobre 2017 per scontare il resto della pena in regime di libertà vigilata.