Le camere da letto delle sontuose residenze sulle colline di Hollywood e dintorni per Scotty Bowers non avevano segreti. Lì dentro le aveva amate tutte (e tutti) per trent'anni, da quando – smessi i panni del povero benzinaio senza un dollaro in tasca - si era trasformato nel gigolò più ambito e ricercato dalle capricciose e fameliche star del cinema. La svolta quando a fare rifornimento si ferma la limousine dell’attore Walter Pidgeon, che lo nota subito e gli offre 20 dollari se la sera stessa l’avesse raggiunto a casa sua. Scotty accetta ed è l’inizio di una carriera da “toyboy” in cui, oltre a soddisfare personalmente un lungo elenco di celebrità (da Katherine Hepburn a Rock Hudson, da Lana Turner a Cary Grant, da Ava Gardner a Randolph Scott, da Tyrone Power a Raymond Burr), si offre come procacciatore di "carne fresca e giovane" per soddisfare i capricci delle star e rendere indimenticabili le loro orge nascoste da feste. La vita esagerata di Scotty Bowers, raccolta nel libro autobiografico “Full Services” e diventata anche un documentario, si è chiusa domenica scorsa nella sua casa di Laurel Canyon, appena fuori Los Angeles. Aveva 96 anni, e nella tomba si è portato appresso tanti ricordi, ma molti più segreti.