Il 5 agosto del 1981, il presidente Ronald Reagan mette la sua firma sul più massiccio licenziamento di massa nella storia americana. Più di 13mila controllori di volo, sui 17.500 in servizio, restano senza lavoro dopo che il presidente in persona aveva ordinato loro di interrompere uno sciopero iniziato due giorni prima che aveva messo in ginocchio il Paese: 14mila voli cancellati, 10mila tonnellate di merci ferme e 800mila passeggeri bloccati negli aeroporti. Lo sciopero era stato indetto dal “PATCO” (Professional Air Traffic Controllers Organizazion), il sindacato di categoria che chiedeva aumenti degli stipendi fino al 10mila dollari all’anno, settimana lavorativa di 32 ore e pensionamento dopo 20 anni di servizio. Per mettere fine all’emergenza i controllori furono sostituiti da personale militare.