Il 4 ottobre 1964, addirittura quattro mesi prima rispetto a quanto previsto, il presidente del Consiglio Aldo Moro inaugura l’Autostrada del Sole, un’opera imponente, incredibilmente realizzata in tempi record: otto anni di lavori e 272 miliardi delle vecchie lire per 755 km di un nastro d’asfalto che partiva da Milano per arrivare a Napoli. Si dice che a fare pressione sui tempi fosse la Fiat, che ne aveva bisogno per convincere gli italiani della necessità di acquistare un’auto. Ma l’Autosole sarebbe diventata molto di più: un capolavoro di ingegneria civile con 853 fra ponti e viadotti, 38 gallerie e 572 cavalcavia che avrebbero unito l’Italia più di qualsiasi altra legge o pensiero politico. La dimostrazione delle potenzialità di un paese moderno, pronto a entrare negli anni del “boom economico” senza alcuna paura di un futuro che anzi, aspettava con impazienza.