Il 29 gennaio del 1976, al termine di un iter giudiziario iniziato quattro anni prima, la Corte di Cassazione condanna alla distruzione le copie di “Ultimo tango a Parigi”, pellicola scritta e diretta da Bernardo Bertolucci nel 1972, che fin dal debutto era stata accusata di “esasperato pansessualismo”. Fortunatamente, alcune copie oggi conservate presso la “Cineteca Nazionale”, furono salvate come “corpo del reato”. Il film racconta l’incontro fra Paul (Marlon Brando), 45enne reduce dal suicidio della moglie, e la giovane Jeanne (Maria Schneider): i due hanno un amplesso nell’appartamento vuoto, dove continuano a incontrarsi per consumare sesso, senza che nessuno dei due sappia niente dell’altro. La verità verrà fuori alla fine, nel modo più drammatico.