“Sono arrivato nel punto più profondo dell’Oceano Pacifico: non vedo l’ora di condividere con voi ciò che vedo”. Con queste parole, pronunciate il 26 marzo del 2012, James Cameron, visionario regista di successi planetari come “Titanic” e “Avatar”, diventa il primo uomo ad aver raggiunto la Fossa delle Marianne, la più profonda depressione oceanica, a 10.898 metri di profondità. Cinque ore di discesa in solitaria, a bordo del batiscafo “Deepsea Challenger”, e dopo due ore e mezza di perlustrazione - invece delle sei previste, per via di un guasto - impiega soltanto 70 minuti per risalire, riemergendo alle 4:00 del mattino ora italiana 500 km a sud-ovest dell’isola di Guam, fra Australia e Giappone. Nel corso dell’immersione, punto finale di otto anni di preparazione e investimenti colossali, Cameron ha raccolto campioni del suolo marino e realizzato foto e video che ha poi utilizzato per lo spettacolare documentario in 3D che racconta le fasi del suo viaggio al centro della Terra.