Il 1° novembre di 10 anni fa, in un letto del reparto di oncologia dell’Ospedale San Paolo di Milano se ne andava Alda Merini, la “poeta dei Navigli”, come amava definirsi lei stessa. Era nata nel 1931 in una famiglia modesta, ultima di tre fratelli: incoraggiata alla scrittura da Giacinto Spagnoletti, nel 1947 viene internata in un ospedale psichiatrico per combattere le “prime ombre della mente”. Per il resto della sua vita, Alda alternerà un successo crescente delle sue pubblicazioni a lunghi periodi di silenzi e isolamenti in strutture psichiatriche. Per due volte candidata al Nobel per la Letteratura, è considerata una delle migliori voci poetiche del Novecento. Alla sua morte le vengono concessi i funerali di Stato, e da allora riposa nella Cripta del Famedio, al Cimitero Monumentale di Milano.