Insieme a Pearl Harbour, la battaglia di Little Bighorn è una delle sconfitte che ancora brucia nell’animo degli americani. Il 25 giugno del 1876, in una zona isolata del Montana, 12 compagnie del 7° Cavalleria al comando del generale George Armstrong Custer sono annientate da migliaia di uomini di tre tribù indiane: i Lakota Sioux, i Cheyenne e gli Arapaho, guidati da Cavallo Pazzo e Toro Seduto. Le perdite americane si stimano in 268 uomini contro i circa 30 degli nativi americani: l’episodio scatena la reazione di Washington, che sulla zona impone la legge marziale, costringendo le tribù a consegnare armi e cavalli. Secondo la leggenda, Custer fu l’ultimo a morire e, a lui fu risparmiato l’oltraggio dello scalpo.