Il 1° luglio del 1996, dopo alcuni giorni in cui nessuno aveva più avuto sue notizie, la polizia fa irruzione nell’appartamento di Santa Monica di Margaux Hemingway, attrice e modella americana, nipote dello scrittore Ernest. La donna, 42 anni, è morta da diverse ore: l’autopsia, che parla di probabile suicidio, rivelerà un’overdose di pentobarbital, un farmaco che assumeva per curare una forma di epilessia. Per una tragica coincidenza, o forse in modo niente affatto casuale, il giorno successivo, il 2 luglio, sarebbe stato il 35esimo anniversario del suicidio del grande romanziere. Insieme alla sorella Mariel lavorava come fotomodella tentando anche la carriera del cinema, ma senza mai approdare a film di successo. Con due matrimoni falliti alle spalle, in prede alle stesse patologie familiari come alcolismo e disturbi alimentari, all’inizio degli anni Novanta aveva accettato di posare per “PlayBoy” tentando inutilmente il lancio definitivo della carriera.