“Overdose da Fentanyl”, recita il referto dell’autopsia effettuata sul corpo di Prince, il “folletto di Minneapolis” trovato senza vita il 21 aprile 2016 all’interno di un ascensore del complesso “Paisley Park” di Chanhassen, in Minnesota, dove viveva. I soccorsi sono tempestivi, ma dopo numerosi tentativi di rianimarlo la morte viene registrata ufficialmente alle 10:07. Prince Roger Nelson aveva 57 anni, era un talento poliedrico consacrato fra i migliori artisti di sempre, capace di mescolare nei 54 album pubblicati in carriera influenze funk, rock, pop, rap e rock sinfonico. Il 19 aprile 2018, due anni dopo, la procura di Carver chiude l’indagine sulla morte senza prove sufficienti per incriminare chi gli aveva venduto o procurato le dosi dell’antidolorifico oppiaceo che negli Stati Uniti continua a mietere centinaia di vittime ogni anno.