La sera del 26 aprile 1977, con un party epocale apre a New York lo “Studio 54”, discoteca fra le Settima e l’Ottava avenue allestita all’interno di un ex studio televisivo che i due proprietari, Steve Rubell e Ian Schrager, lanciano garantendo ogni sera “la festa più grande del mondo”. Così è stato: per 33 mesi, lo Studio 54 è diventato l’epicentro della provocatoria vita notturna newyorkese, in un mix di sesso, droga e discomusic che ha attirato celebrità da tutto il mondo. Si narra che Donald Trump e l’allora consorte Ivana si siano presentati all’ingresso senza riuscire ad entrare, insieme a Frank Sinatra, anche lui costretto a tornare a casa dalla troppa ressa. Fra gli episodi diventati leggenda quando Bianca Jagger si è presentata sul palco in sella a un cavallo bianco, mentre nel riservatissimo “privé”, nella parte alta della balconata, nel tempo sfilano Liz Taylor, Liza Minnelli, Andy Warhol, John Travolta, Truman Capote, Michael Jackson, Elton John, Diana Ross, Michail Barysnikov, Madonna, Grace Jones e gli Chic, che dopo essere stati buttati fuori dal locale scrivono per vendetta “Le Freak”, il loro più grande successo. Lo Studio chiude all’improvviso nel dicembre del 1980, quando Rubbell e Schrager sono arrestati per possesso di droga e frode fiscale: venduto ad un’altra società, il locale chiude definitivamente i battenti nel 1986, tornando ad essere un teatro.