L’11 luglio è una delle date possibili della morte di Syd Barrett, l’iconico fondatore dei “Pink Floyd” finito in un tunnel di droga, solitudine e problemi mentali che negli ultimi anni di vita l’aveva portato a far perdere le proprie tracce. Si sa che era tornato a vivere a Cambridge, dov’era nato, per vivere insieme alla mamma: aveva tentato di incidere un album, finito in un “bootleg”, e passava il tempo dipingendo quadri astratti e coltivando il giardino. Dei Pink Floyd era stato il leader dal 1965 al 1968, quando decide di ritirarsi dalle scene: alla band aveva dato un gusto dell’esplorazione musicale e delle dissonanze che hanno fatto scuola influenzando artisti come David Bowie, Brian Eno e Jimmy Page. Un talento enorme ma del tutto ingestibile che aveva convinto Pink Floyd a sostituirlo con un altro chitarrista: David Gilmour. Syd muore nel luglio del 2006, a 60 anni, per le conseguenze di un tumore al pancreas.