Beech Grove, Indiana, 24 marzo 1930: nasce Terence Steven McQueen, figlio di una donna e di uno stuntman scapestrato che li abbandona entrambi poco dopo. Inevitabile: a 14 anni “Steve” entra in una gang di strada e non promette niente di buono. Finisce in un istituto, e quando esce entra nei Marines: grazie a un prestito per gli ex militari si iscrive all’Actor’s Studio di Lee Strasberg, a New York. L’esordio nel cinema nel 1956 ("Lassù qualcuno mi ama"), ma il successo vero arriva quattro anni dopo con “I magnifici sette”. La consacrazione a grande di Hollywood nel 1963, con “La grande fuga”, dove interpreta il capitano Virgil Hilts entrando nella storia del cinema. Ogni pellicola che abbia Steve McQuenn sulla locandina è il successo sicuro: “Bullit” (1968), “Getaway!” (1972) e “Papillon” (1973) lo consacrano a leggenda vivente. Nel 1979, a “The King of Cool”, come lo chiamano a Hollywood, viene diagnosticato un tumore dovuto all’esposizione all’amianto: muore alle 15:45 del 7 novembre 1980 in una clinica di Ciudad Juárez, in Messico.