L’8 luglio del 1947, la base aerea di Roswell, in New Mexico, diffonde un comunicato stampa in cui afferma che “Il personale del campo ha recuperato i resti di un oggetto volante non identificato”. Il giorno dopo arriva la smentita ufficiale, ma del tutto inutile: il caso Roswell entra di diritto nei più fitti e intriganti misteri dello scorso secolo. Tutto era iniziato la notte fra il 2 ed il 3 luglio, quando l’allevatore William Ware Mac Brazel aveva trovato nel suo ranch alcuni strani rottami. Il giorno successivo avvisa dell’accaduto lo sceriffo, ma in città circolano già voci su un UFO precipitato al suolo, da cui i militari della base avrebbero estratto anche dei cadaveri di extraterrestri, da allora custoditi all’interno dell’Area 51, la base sperimentale segreta in Nevada. I vertici dell’esercito americano insistono: si trattava di un pallone sonda, nulla di più, ma il caso avrebbe attraverso per intero i decenni successivi con testimonianze e prove che hanno reso ancora più fitto il mistero.