“Dove sei andato, Joe Di Maggio?”, si chiedevano Simon & Garfunkel in un celebre passaggio di “Mrs. Robinson”, nel 1968. Una frase che esprimeva il rammarico di tutta l’America per la decisione di “Jotlin’ Joe”, uno degli ultimi eroi moderni, portatore sano del sogno americano. Era stato uno dei più grandi giocatori di baseball di sempre, stella indiscussa dei “New York Yankees” con 2.214 battute valide in carriera, ma ai successi sportivi aveva alternato anche una vita personale finita sui rotocalchi. Per un anno, fra il 1954 ed il successivo, diventa il marito della bionda più desiderata del mondo, Marilyn Monroe, e si dice che il matrimonio sia naufragato perché lui era “un italiano troppo geloso”. Ma è Di Maggio a scegliere di occuparsi personalmente della morte improvvisa dell’attrice, nel 1962, pagando le spese e stilando la lista delle personalità benvenute, che non includeva neanche una stella di Hollywood. Giuseppe Paolo Di Maggio, figlio di una coppia palermitana, muore il 9 marzo 1999 nella sua casa di Hollywood, per le conseguenze di un cancro ai polmoni.