Whitney Houston era uno dei grandi nomi attesi sul red carpet della cerimonia dei “Grammy Awards” 2012. La mattina dell’11 febbraio, l’ex marito di Whitney, Bobby Brown, inizia ad allarmarsi: non ha sue notizie da troppe ore. Avvisa amici e parenti, che a loro volta chiedono al personale del “Beverly Hilton Hotel” di entrare nella suite 434, dove alloggia la star. La trovano nella vasca da bagno, priva di sensi: i soccorsi sono immediati, ma qualsiasi tentativo di rianimarla è inutile. Il mondo è sotto shock: una delle voci più incredibili e talentuose di ogni tempo se n’era andata, al culmine della spirale di infelicità in cui tentava di sopravvivere da anni. In carriera aveva inciso 14 album, venduti in oltre 200 milioni di copie in tutto il mondo, facendo incetta di premi. Il 22 marzo successivo, i risultati dell’autopsia spiegano che Whitney Houston è morta per collasso cardiaco, causato da uso prolungato di droga, farmaci e alcol.