Nei libri di storia lui ci è entrato comunque, anche se la speranze di un mondo migliore che nel 2009 l’avevano accompagnato alla Casa Bianca non gli sono riuscite come tutti speravano. Barack Obama, che festeggia 58 anni il 4 agosto, rimarrà per sempre il primo afroamericano ad essere riuscito ad arrivare così in alto nella storia degli Stati Uniti d’America. Nei suoi due mandati come 44esimo presidente americano, gli analisti gli rimproverano di aver promesso o immaginato forse più di quanto potesse materialmente realizzare. Non è riuscito a fermare la lobby delle armi da fuoco e neanche a chiudere il carcere di Guantanamo, ma in compenso ha recuperato i rapporti con l’Iran e con Cuba, isolando la Corea del Nord e vivendo in prima persona l’eliminazione di Osama Bin Laden. Ambientalista convinto, ha spinto quanto più poteva la “Cop21”, la conferenza sui mutamenti climatici e creato l’Obamacare, la riforma sanitaria del 2010 che voleva garantire l’assistenza sanitaria a tutti gli americani, anche quelli senza una carta di credito in corso di validità. Ma insieme alla First Lady, sua moglie Michelle, resta uno degli ex presidenti più amati di sempre.