Chi l’ha detto che i funghi servono solo “per farci il sugo quando viene Natale”, come cantava De Gregori? Secondo la “Mycotech”, una startup indonesiana di Bandung formata da cinque giovanissimi e specializzata nella lavorazione di porcini, finferli, mazze di tamburo, chiodini e prataioli, i funghi non sono solo uno straordinario ingrediente della gastronomia di mezzo mondo, ma un prodotto della terra naturale, resistente e duttile. Parallelamente al settore alimentare, la startup ha iniziato a sperimentare l’uso di funghi e miceti per cercare nuove soluzioni di utilizzo, del tutto nuove e inedite. Sono nate linee di portafogli, portamonete, borse, scarpe e agende che in Oriente stanno prendendo piede anche per via dei prezzi, di gran lunga più abbordabili della pelle, a cui di recente si è aggiunto il “Pala x Mylea Watch”, il primo orologio al mondo fatto con i funghi.
Per testare la bontà (non nel senso del sapore), dell’orologio, i ricercatori della Mycotech hanno chiesto il supporto della “Pala Nusantara”, un produttore asiatico celebre per la produzione di orologi in legno. Il materiale utilizzato per il “Fungo-Watch”, sostenibile e conveniente dal punto di vista dei costi, si ottiene dall’intreccio di filamenti del micelio, l’apparato vegetativo dei funghi, formato da un intreccio di filamenti e opportunamente trattato. Dopo mesi di sperimentazioni, il Pala x Mylea Watch è disponibile in rete a 125 dollari in edizione pre-lancio, ovvero 75 dollari in meno di quando arriverà nelle orologerie. Per 200 dollari in più anche la possibilità di ordinare lo stesso modello, ma di dimensioni più piccole, destinato ai polsi femminili.