Angela Kelly è una stilista che ha una sola cliente, ma le dà lavoro e impegno a sufficienza: Elizabeth Alexandra Mary, per tutti sua maestà la Regina Elisabetta II. Sarta reale da 25 dei suoi 61 anni, figlia di un infermiera e di un operaio portuale di Liverpool, tre divorzi e tre figli, è lei a dare vita ai celebri cappellini, coordinati agli altrettanto leggendari abiti coloratissimi che sono il marchio di fabbrica di “Lilibeth”. Ed è sempre lei ad aiutare la sovrana a vestirsi prima degli appuntamenti ufficiali e a calzare le scarpe nuove della regina, per ammorbidirle prima dei piedini reali. “Lavoro da un quarto di secolo con la regina e c’è un momento che ancora oggi mi emoziona: quando la vedo indossare la corona imperiale alla cerimonia che apre il nuovo anno parlamentare. Poco prima che lei entri alla Camera restiamo sole nella “robing room” della House of Parliament: in silenzio, serie e concentrate. Quando è pronta le appoggio sulle spalle il mantello di stato, lei prende il cuscino e la corona, poi si gira e mi sorride per dirmi che è tutto a posto”.
Ma la straordinaria vicinanza l’ha trasformata anche in un’amica e confidente della sovrana, una delle persone più fidate a cui Lilibeth si sente libera di svelare malumori, litigi e noie di Buckingham Palace. Un’esperienza che nel 2012 era finita nelle pagine del libro “Dressing the Queen: the Jubilee Wardrobe”, un racconto un po’ asettico della vita di corte e del suo ruolo di sarta, stilista e modista reale, che aveva deluso un po’ le attese di chi si aspettava qualche rivelazione e un po’ dei segreti di Buckingham Palace. Sette anni dopo, la penna di miss Kelly è tornata in azione per “The Other side of the Coin: the Queen, the Dresser and the Wardrobe”, un nuovo libro che sta per uscire nel Regno Unito (previsto in Italia per il prossimo anno), nuovamente dedicato allo stretto rapporto con Elisabetta, ma che questa volta abbonda di rivelazioni ed episodi nascosti dal protocollo reale. Ovviamente quelli che si possono raccontare, perché il tutto avviene con la benedizione della stessa regina, come sottolineato nella prefazione: “Vorrei ringraziare colei che mi ha permesso di scrivere del nostro rapporto professionale e per avermi concesso di condividerne i dettagli. Con affetto e gratitudine, Angela”. Un caso che rappresenta un’eccezione, poiché è risaputo che Elisabetta preferisce allontanare i collaboratori che non sanno mantenere il silenzio. Era successo a Marion Crawford, la sua tata che una volta in pensione aveva dato alle stampe “The little princess”, vedendosi richiudere alle spalle i cancelli di Buckingham Palace, e anche a June Lenton, direttrice di “Rigby & Peller”, un marchio di lingerie amato dalla sovrana che dopo un libro di memorie in cui raccontava le prove di un reggiseno si è vista revocare il titolo concesso ai fornitori della Royal Family.
Il volume di Angela Kelly, anticipato dalla pubblicazione di qualche pagina su un magazine, ha messo su il gusto agli appassionati di faccende reali. All’interno il racconto di episodi che non erano sfuggiti agli osservatori più attenti, come ad esempio l’incontro con Michelle Obama e un caloroso abbraccio che era sembrato un insulto al protocollo, invece pare molto gradito alla regina. O ancora il celebre video che ha aperto la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi del 2012, girato al fianco di Daniel Craig nel ruolo di 007, che accompagna la regina in elicottero verso l’Olympic Stadium: “Era molto divertita all’idea e quando da parte del regista Danny Boyle le chiesi se voleva anche una parte recitata mi ha risposto “Certo che devo recitare”. Sono uscita per dare la buona notizia al cast, precisando che avrebbe pronunciato la frase “Buonasera, mister Bond”. Danny Boyle era felice e stupito”.