Cos’è che sta appassionando l’opinione pubblica inglese in questi giorni? Chi pensa la Brexit è fuori strada, chi è pronto a scommettere sui presunti litigi fra Kate e Meghan anche, e peggio ancora va a chi invece pensa al principe Andrea, finito con tutte le scarpe nel pericoloso caso Epstein. Insomma, nulla di tutto questo. A tenere banco sui tabloid inglesi, perché tutto il mondo in fondo è un paesello pettegolo, è la guerra fra due “wags” di primissimo piano. Coleen Rooney, moglie di Wayne, uno degli attaccanti più forti nella storia del calcio anglosassone che dopo aver indossato le maglie dell’Everton e del Manchester United è andato a chiudere la carriera in America, nelle file del “D.C. United”. All’angolo opposto Rebekah Vardy, a sua volta maritata con Jamie, attaccante del Leicester City. I due mariti anni hanno diviso la maglia della Nazionale, e loro stesse erano considerate ottime amiche, avvistate spesso allo stadio seduta una accanto all’altra.
Ma di colpo qualcosa cambia: la signora Rooney aveva notato da tempo che la sua vita privata finiva stranamente sulle pagine del “Sun”, radiografata dall’inizio alla fine. A insospettirla un dettaglio: le immagini che accompagnavano i gossip arrivavano dal suo account Instagram privato, con accesso autorizzato solo ad amici fidati. Madama Rooney qualche sospetto lo nutriva, così decide di smascherare pubblicamente la talpa con un tranello: elimina gli account di tutti i follower, lasciandone attivo solo, quello di cui nutriva i sospetti. Passaggio numero due: postare notizie false che, regolarmente, qualche giorno dopo finiscono sulle pagine del quotidiano. Per essere certa, la moglie di Wayne si è anche assunta l’onere della “prova del 9”, contattando un esperto in informatica che dopo aver visionato le prove ha confermato i sospetti. A quel punto, Coleen Rooney passa al contrattacco: “Ho fatto degli screenshot che dimostrano chiaramente che li ha visti una sola persona: Rebekah Vardy”.
La destinataria, raggiunta dall’accusa mentre si trovava in vacanza a Dubai, non ha tardato a replicare, denunciando per diffamazione l’ex amica. Lamenta di non essere stata interpellata prima di scatenare il polverone e si trincera dietro la più usata delle scusanti: sono stata hackerata.